by il nostro corrispondente dal Transatlantico
Lo vogliamo dire? Ma sì, sulla questione delle unioni civili Renzi è stato geniale: una legge che il paese aspettava da anni su un tema molto delicato, l’ha portata a casa senza avere all’inizio una maggioranza al Senato. Ora la parola passa alla Camera ma il più è fatto.
Lo stralcio della stepchild adoption non preclude che il tema venga affrontato in una legge apposita sulle adozioni; e neanche preclude sentenze che la ammettano anche in mancanza di nuove norme.
Interessanti gli aspetti politici. Il Movimento 5 stelle è stato messo all’angolo. I grillini sono vittima della tipica sindrome dei neofiti parlamentari: entrano con l’intenzione di “aprire il parlamento come una scatola di tonno” e poi si innamorano dei suoi riti e dei suoi regolamenti, che difendono ogni volta come si trattasse di salvare la democrazia. Il “cretinismo parlamentare” dei neofiti li porta a perdere di vista i problemi reali e a concentrarsi solo sui modi per mettere in difficoltà il Governo e dividere la maggioranza.
Così hanno cercato di fare e ora non possono intestarsi l’ approvazione della legge, portano la responsabilità dello stralcio e risultano ininfluenti e inaffidabili; addirittura escono dall’aula per non mostrare le loro divisioni, mentre la maggioranza che volevano spaccare si ricompatta. Peggio di così!
L’imbarazzo dei Cinque stelle e di Forza Italia è palese nelle dichiarazioni di voto; che non toccano per niente il contenuto della legge per concentrarsi sulla solita lamentela per la richiesta del voto di fiducia.
La minoranza Pd saggiamente accetta anche essa la soluzione; gli oltranzisti del fronte cattolico perdono, a cominciare dal Cardinale Bagnasco che puntava dritto al referendum. Mentre vince la linea responsabile dei “cattolici adulti”, che si ispira al Papa e al suo rifiuto di immischiarsi nelle vicende politiche italiane.
Renzi ha dapprima cercato con determinazione l’accordo coi 5 stelle, riservando, come è giusto, il voto di coscienza ai dissenzienti, poi, di fronte alla loro evidente inaffidabilità, ha mollati i grillini aprendo ad una soluzione che fa fare un passo avanti storico alla difesa dei diritti civili in Italia. E rafforza la maggioranza di governo. Aveva una carta di riserva e l’ha giocata al momento giusto.